martedì 4 maggio 2010

Foto di Michela con il commento di Giorgia


loa
Originally uploaded by ...chimi...
Questa foto e' davvero bella e mi ha subito riportato alla mente i riferimenti che nelle ultime lezioni abbiamo fatto agli animali (in particolare parlando dei neuroni a specchio e della teoria della mente)...ebbene, dite quel che volete, ma io sono sicura che in questo momento lei sta pensando qualcosa...e noi non sapremo mai cosa sia...
Giorgia

FotoBiografia - Ayres


Andare dal fotografo era la peggior tortura che mi potesse capitare. Che noia mortale, che spreco di tempo! Quelle sezioni interminabili. Odiavo essere fotografato.
Fotografare invece mi è sempre piaciuto. Da bambino, per gioco, per divertimento. Da giovane, per desiderio di comunicare, di dire ciò che le parole preferivano tacere. Da vecchio, per piacere, per lavoro, per testardaggine...
In tutti i traslochi che ho fatto nella vita, non mi sono mai portato dietro le foto dalla mia infanzia. Quando nel 2006, mentre frequentavo il Master in Comunicazione e Linguaggi non Verbali a Venezia, mi è venuto il desiderio di fare la mia FotoBiografia, ho dovuto rivolgermi a mia sorella più grande, Nenê, e a mio fratello immediatamente più piccolo, Adolpho. Grazie a loro due e ad internet sto riuscendo, lentamente recuperare le immagini del mio passato. Da alcuni anni sono diventato fotografo di me stesso e ho sviluppato una grande tenerezza verso i fotografi in generale e in particolare verso quelli che mi hanno fotografato da piccolo. Intanto, credo che non potrei mai fare il fotografo per professione. In fondo la fotografia non mi interessa. Ciò che conta per me è la relazione tra il fotografo e il fotografato e tra il fotografo e se stesso.

Artisti di strada a Londra - foto Chiara Rossetto

Performance: metafora di vita post-moderna?
Teatro: metafora di vita...
Andate a vedere le foto di Chiara su Flickr!

Il Blog di Chiara


Il blog di Chiara:
http://chiararossetto.blogspot.com/

lunedì 3 maggio 2010

Qualcun Altro Vuole Dire Qualcosa?

Sono un po' confusa...

Da Incontri Ravvicinati

Carissimi amici di Immagini per Raccontarsi
Lisa mi ha scritto un messaggio ponendo delle questioni che credo siano venute anche a voi. Perciò, trascrivo qui le sue parole e proverò a commentarle.

ayres,
sono lisa. Sì, partecipo al laboratorio e sono molto bendisposta a intraprendere questo percorso, anche se non so ancora cos'è.
A questo proposito di confesso che sono un po' confusa da tutti i links di pagine e strumenti differenti che ci hai inviato, e che non so bene come orientarmi visto che in questo periodo (e non penso di essere la sola in questo master) ho molte cose diverse per la testa...qual'è lo strumento principale su cui lavorare e cosa ti immagini (a proposito di immagini, infatti,...) di condividere in questo periodo di preparazione?
al più presto anch'io aggiungerò il mio profilo...
ps: trovo davvero splendida l' idea di invitare galimberti...è una personalità che stimo moltissimo e che desidero un sacco incontrare. quest' anno, sfortunatamente, non ha fatto parte dell' equipe del master (che era una delle ragioni per cui inizialmente mi ero iscritta)... grazie di aver fatto questo tentativo e speriamo che vada a buon fine!
saluti lisa

Infatti, vi ho riempito di inviti per collaborare a diversi documenti, gruppi, blog ecc. Sono esagerato di natura e sono pure vecchio e soltanto da poco ho scoperto questi giocattoli della comunicazione virtuale e mi piaceva l’idea di esperimentarli per verificare quale ferramenta risultasse più pratica, più simpatica ai partecipanti. Bene, la “Piazza Virtuale” del gruppo mi sembra essere il Sito: https://sites.google.com/site/immaginiperraccontarsi/
Dal sito si può accedere facilmente a tutti gli altri strumenti. Per lo scambio di immagini, vedo che Filckr sia stato utilizzato da alcuni di voi, anche se personalmente preferisco Picasa di Google. Comunque sia, ognuno può usufruire dell’attrezzatura messa a disposizione dell’account e-mail che possiede. Alice, Hotmail, Libero, Tiscali, tutti quanti offrono la possibilità di creare degli albun fotografici e di condividere le proprie immagini. Rispetto alle immagini da condividere dobbiamo sentirci totalmente liberi. Scambiamo le immagini che vogliamo. Nel mio caso, per esempio, sto raggruppando delle foto che mi permettono raccontare delle storie, di organizzare i miei ricordi, di costruire una FotoBigrafia. Non sempre mi sento di condividere tutto quanto e mantengo alcune fotografie in modalità privata. A volta vado a pescare delle immagini che possono dialogare con altre figure proposte da voi o che possono illustrare dei racconti che nascono dal nostro interscambio. Altre volte, mi viene di mostrarvi qualche foto che ritengo sia venuta particolarmente bene o che sia particolarmente buffa. Insomma, il vero messaggio è rappresentato dalla scelta che facciamo. Per quando riguarda i testi, trovo molto utile la ferramenta di Google Docs, visto che ci permette la condivisione attraverso dei link. È come se ogni documento Word o Excell diventasse una pagina web rendendo facile l’inserimento nel blog e nel sito. Ecco, per adesso mi fermo qui, altrimenti divento troppo confuso un’altra volta. Ripeto comunque che si può fare tutto attraverso l’e-mail.
Quanto al Professor Galimberti, che ha compiuto gli anni ieri, non posso che associarmi alle tue parole di ammirazione e di estima. Ho pubblicato ieri un post nel mio blog personale, AyresNet, parlando proprio di questo: www.ayresmarques.blogspo.com Credo sia poco probabile che lui possa venire al nostro laboratorio, ma non è impossibile. La Professoressa Padoan riesce sempre compiere dei miracoli. Dobbiamo pregare a Sant’Ivana. Ho messo alla disposizione del gruppo un breve video della lezione che Galimberti ha fatto per il Master del 2007, e l’audio dell’intera lezione. Inoltre, ho messo il link per scaricare un suo intervento di 2 ore per la Giornata della Donna del 2008. Il link è valido fino alla fine del mese.
Spero di non aver aumentato ancora la confusione che intendevo ridurre con questo messaggio. Tanto, è andato così. Forse con il passare dei giorni tutto diventerà più chiaro. Ah, potrai trovare questo nostro scambio di mail sul nostro blog: www.immaginiperraccontarsi.blogspot.com al quale anche tu sei invitata a collaborare come autrici. No, basta. Un forte abbraccio. Ayres

domenica 2 maggio 2010

Guardate la Voce di Tessa



Ayres vuole che tu guardi una foto su MySpace nell'album Le mie foto

Bellissimo profilo video-musicale. Nel suo blog di MySpace troverete delle riflessioni sul guardare, sul vedere e sul pensare.

Doppio-Vincolo Visivo-Veneziano

Quante volte ho attraversato questo ponte senza rendermi conto di questo doppio vincolo visivo. Grazie Michela!
Vi consiglio di andare a vedere le foto di Michela e di condividere i vostri commenti.
Ayres

venerdì 30 aprile 2010

Presentarsi: l’arte di nascondersi


Ero a casa di un amico mio, più giovane di me, nel 2002. Lorenzo Paci si era stupito del fato che io non avesse mai digitato il mio nome in un motore di ricerca per vedere che cosa venisse fuori. Credevo che non comparisse niente visto che non avevo mai messo alcuna informazione personale sul WEB. E invece, appena scritto Ayres Marques Pinto su Google, ecco che spuntano fuori notizie del mio passato di bambino attore, alcune anche sbagliate, qualche notizie di giornale e alcuni omonimi, Ayres Marques e Ayres Pinto, in giro per il mondo. Sono rimasto abbastanza perplesso, tra sorpreso e deluso. Per Internet era come se io non esistesse più. Allora ho domandato a Lorenzo che cosa dovevo fare perché “io” figurasse ancora come un essere vivente e attivo sulla Grande Rete. Un profilo pubblico, è stata la risposta. Dal 2002 ad oggi mi è capitato di dover fare profili in tutte le salse e tutte le lingue con un interesse sempre minore verso questa attività. Infine mi sono scritto un “profilo ufficiale” in Portoghese, in Inglese e in Italiano che utilizzo quando mi chiedono di presentarmi, sebbene non mi riconosca totalmente nella storia delle cose che ho fato e nelle situazioni vissute. Per questa ragione ero indeciso se chiedere o meno ai partecipanti del Laboratorio di Fototerapia Immagini per Raccontarsi, di condividere con il gruppo una loro breve biografia. Alla fine, ho suggerito a tutti di fare una presentazione di sé e gli ho spedito il mio vecchio, ammuffito profilo. Poco prima di spegnere il computer, a notte fonda, ricevo già un primo riscontro. Valentino mi scrive un suo resoconto biografico che in un Minuto rendeva chiara la ragione della mia insoddisfazione. In un racconto lampo, coraggioso e libero, Valentino mi ha dimostrato che alla mia “lunga” biografia mancava il suo contrario. La mia narrazione corrispondeva al guardarsi allo specchio, mentre quella di Valentino era come guardare a se stesso da una finestra. Avevo raccontato la mia vita in forma di curriculum, senza che in realtà parlasse di me. È vero che per definizione un profilo è qualcosa di incompleto, di parziale, qualcosa che nasconde tanto quanto rivela. E così, prima di andare a letto ho buttato lì delle parola apparentemente senza senso ma che forse rappresenta il rovescio, altrettanto veritiero, dello schizzo autobiografico che avevo inviato prima e da affiancare ad esso.

L’Altro Profilo di Ayres

Sono figlio di mia madre e, probabilmente, di mio padre e nipote dei miei nonni e fratello dei miei fratelli e di mia sorella. E come se non bastasse, sono nipote anche dei miei zii e cugino dei miei cugini e delle mie cugine.
Sono nato nella mia terra natale nella metà di un secolo dell’Era Cristiana, mica tanto cristiano. Sono andato a scuola, tanto. Ho studiato, poco. Ho imparato, quasi niente. Ho giocato, sempre. Ho fato degli amici, pochi ma buoni e dei nemici, tutti bastardi. Ho distribuito delle botte e ne ho prese più o meno in uguale quantità. Mi sono innamorato tanto e tante volte, ma poche volte corrisposto, ma mi accontento perché poteva andare peggio. Ho cominciato a lavorare all’età di quattro anni. Per me il lavoro era un gioco. Oggi, per me il gioco è un lavoro: sono animatore. Non vedo l’ora di andare in pensione per poter cominciare a lavorare sul serio. Ho piantato degli alberi, ma ho dovuto vendere la terra. Ho scritto dei libri, oggi introvabili. Ho una figlia e una moglie, ma non so per quanto tempo. Le mie certezze mi hanno portato alla rovina, a me e a tutti quelli che ci hanno creduto. I miei dubbi sono tutto quello che mi rimane e gli custodisco gelosamente, credo. Mi considero diverso da tutti gli altri, proprio come tutti gli altri. Avrei ancora molto da dire, ma forse ho già detto fin troppo, almeno per oggi.

giovedì 29 aprile 2010

Benvenuti!


Benvenuti al
Laboratorio di Fototerapia
“Immagini per Raccontarsi”

È con molto piacere che vi presento una proposta di itinerario fototerapeutico da percorrere insieme a partire da oggi fino al 24 Giugno 2010, quando ci incontreremo al Teatro Giovanni Poli a Venezia.
Sono tante le ragioni di questo mio entusiasmo verso questa avventura che, in un certo modo, rappresenta la coronazione di 10 anni di ricerca su qualcosa che ha tanti nomi: Fototerapia, Foto-Terapia, Fotografia Terapeutica, Photo-Therapy... ma che fino ai nostri giorni, sorprendentemente, non si è costituita come disciplina autonoma. Lungo il mio percorso accidentato di ricerca libera e appassionata su questa tematica mi sono trovato nel 2006 a Venezia come allievo del Master in Comunicazione e Linguaggi non Verbali della Ca’ Foscari. Non ho trovato nel Master le risposte che cercavo. Al contrario, mi sono state proposte altre domande che, stranamente, io non mi ero mai posto. La non-tesi che ho difeso alla fine del corso racconta questa mia traversia formativa. Questa esperienza (tras)formativa ha cambiato non solo il corso della mia indagine ma anche il rapporto che io avevo instaurato con essa. Questo è avvenuto grazie non soltanto ai maestri che ho incontrato, come la Padoan, Galimberti, Margiotta, Cortella, Tessaro, Vianello, Paolini, Donato, Puppa e tutti gli altri docenti, ma soprattutto grazie al vissuto condiviso con i miei compagni di corso.
Potete allora immaginare quale sfida e quale privilegio questo laboratorio rappresenta per me. Avere la possibilità di confrontarmi ancora una volta con i nuovi allievi di questo Master singolare, di poter incontrare alcuni vecchi maestri di studio e di vita e tutto questo a Venezia, città che insieme a Berlino, Natal e Cambridge considero casa mia, è veramente eccezionale!
Vorrei perciò ringraziare chi ha avuto il coraggio di invitarmi a condurre questo workshop e salutare con molto affetto tutte le persone che hanno voluto partecipare a questo esperimento e che dunque si sono rese disponibili a giocare e allo stesso tempo a mettersi in gioco.
Insisto nel dire che si tratta soltanto di una proposta che prenderà forma strada facendo, come risultato del contributo che ognuno di noi porterà alla realizzazione di questo progetto.
Visto che tutta la fase di preparazione del nostro lavoro sarà svolto online, ho pensato di mettere a nostra disposizione una serie di canali di informazione e di comunicazione. Forse questo espediente può rivelarsi dispersivo, ma ha il vantaggio di offrire ad ognuno la possibilità di utilizzare gli strumenti che gli siano più congeniali. Propongo di segnalarmi ogni volta che utilizzate uno degli strumenti sotto elencati, attraverso l’indirizzo mail:
immaginiperraccontarsi@gmail.com
oppure
ayresmarques@gmail.com
Oltre alla vecchia buona e-mail, abbiamo anche un sito molto semplice che servirà da contenitore delle informazioni e dei link ad altri strumenti. Sul sito Immagini per Raccontarsi il cui indirizzo è:
https://sites.google.com/site/immaginiperraccontarsi
dove troverete la proposta di programma del seminario, informazioni sulla fototerapia, la mia non-tesi per il Master, racconto della mia “scoperta” della fototerapia, schema dell’agire fotografico, libricino sulla fototerapia applicata agli anziani e ai ragazzi della scuola media, links utili, e tante altre cose...
Abbiamo anche un blog il cui indirizzo è: www.immaginiperraccontarsi.blogspot.com
Per chi preferisce utilizzare un social network, abbiamo il gruppo Immagini per Raccontarsi su Facebook.
Abbiamo anche il gruppo fotografico “Immagini per Raccontarsi” su Flickr, molto semplice da gestire per chi ha un account Yahoo. L’indirizzo è: http://www.flickr.com/groups/1392386@N20/
Io vi consiglierei vivamente di aprire un account Google (GMAIL) che vi permetterà di usufruire di tanti strumenti che ci possono essere molto utili come Picasa, Google Talk, Google Docs, Blogger, Google Maps, Youtube, ecc.
Per adesso vi saluto e aspetto con allegria il momento di conoscervi meglio.
Che ne dite di presentarvi al gruppo? Potete utilizzare il profilo di Yahoo, Google, Virgilio o qualsiasi altro strumento che abbia un link da condividere. Altrimenti anche una breve mail può andare bene. Raccontate qualcosa di voi. Certo, qualcosa che sarà poi letta da tutti...
Un forte abbraccio
Ayres