Foto: Lisa BurgerVi invito ad andare a vedere la
pagina di Lisa Burger sul
nostro sito. Vale la pena.
Ecco una sua riflessione:
in questi ultimi giorni sto un po' pensando rispetto ai temi autobiografia, biografia del corpo, insomma a modi diversi che ci possono essere di parlare della propria storia con linguaggi che si avvicinino ai linguaggi della creatura (come direbbe bateson...). le immagini, e quello che faremo insieme, possono essere un modo. la narrazione, un' altro. abbiamo parlato anche di musica...e della nostra storia in relazione alla storia più grande (che mi affascina molto...)
in definitiva quello di cui staimo parlando insieme sono modi di raccontarsi che sono non oggettivi,non sequenziali, che hanno come filo conduttore le emozioni e i corpi, e come tali non-strutturati e abbastanza entropici...pensavo che per ogni punto di vista da cui uno può scandagliare lla sua biografia, emergerebbero cose differenti.
(l'esatto contrario di uesto modo di raccontarsi è il curriculum vitae: rigidamente strutturato, cronologicamnete ordinato, che non tiene conto del vissuto, infatti dice tutto di cosa abbaimo fatto e nulla del come.)
Lisa Burger
occhi grandi!
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