Il Diritto al Delirio
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di Eduardo Galeano
Ormai sta nascendo il nuovo millennio. La faccenda non e' da prendere
troppo sul serio (…). Il tempo si burla dei confini che noi inve...
FotoBiografia
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Andare dal fotografo era la peggior tortura che mi potesse capitare. Che
noia mortale, che spreco di tempo! Quelle sezioni interminabili. Odiavo
essere f...
FOTOBIOGRAFIA
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FOTOBIOGRAFIA
"Non colui che ignora l'alfabeto,
bensì colui che ignora la fotografia
sarà l'analfabeta del futuro"
Walter Benjamin
In questo periodo mi s...
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Paulo Coelho è il mio scrittore preferito. Ho letto quasi tutti i suoi
libri, perchè il suo modo di comunicare attraverso la scrittura mi
emoziona, ...
Sara ci ha voluto regalare l'immagine di un tramonto a La Spezia. Ho pensato subito ai versi della canzone Odio l'Estate: "Estate, che splenditi tramonti dipingeva". Sento la voce di Joao Gilberto. Poi, guardando più a lungo la foto mi sono reso conto che da parecchio tempo non esco esclusivamente per andare ad assistere ad un tramonto in un luogo speciale. Lo faccio sempre quando sono a Venezia. Impossibile non farlo a Venezia. A Natal, in Brasile, dove abitavo, andavo sempre nel luogo in cui il fiume Potengi incontra il mare. Saint-Exupéry diceva che pensava a quel tramonto quando ha scritto Il Piccolo Principe. Una volta ho domandato ad un grande poeta e artista brasiliano, Jota Medeiros, in quale punto della città di Natal lui vorrebbe dire un suo poema, Jota mi ha portato proprio lì, alla Pedra do Rosario. Ecco il poema di Jota Medeiros:
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